La storia dell'ADM
Il seme che ha sviluppato l'aggregazione dei cultori del disegno tecnico-industriale è stato posto a dimora nel 1968 in un incontro avvenuto a Villa Igea in Palermo.
L'idea concepita e coltivata dal Prof. Francesco Di Benedetto, ha prodotto quindi la nascita dell'ADM (Associazione Nazionale Disegno di Macchine) avvenuta in Viale delle Scienze a Palermo nel 1974.
L'ADM da quel momento è diventata il punto di riferimento per quasi tutti i responsabili dei corsi di Disegno tecnico-meccanico delle Facoltà di Ingegneria italiane, con ampi contatti con operatori del settore in ambito aziendale.
L'interesse suscitato dall'iniziativa e il desiderio delle persone coinvolte di approdare ad uno "status" con una propria precisa fisionomia in ambito universitario, hanno dato l'avvio ad una serie ininterrotta di Seminari e di Convegni che, a partire dal 1976, con il Convegno celebrato a Naxos di Taormina, e successivamente sino al decimo Convegno Internazionale del settembre 1997 a Firenze, hanno sviluppato una mole di ricerche e di studi che hanno consentito la nascita e lo sviluppo di un gruppo disciplinare che oggi risulta consolidato e presente a pieno diritto, anche sotto il profilo legislativo, fra le aree culturali dell'ingegneria industriale. Con il titolo "Disegno e metodi dell'ingegneria industriale" si configura infatti attualmente un settore scientifico disciplinare che, sviluppatosi in virtù della sinergia di tanti membri dell'ADM, espande la sua area di competenza dai problemi di rappresentazione e documentazione tecnica in contatto con gli Enti di normazione nazionali ed internazionali, per abbracciare i temi tuttora in via di sviluppo dell' elaborazione grafica modellata nello spazio per la progettazione industriale, fino ad arrivare all'introduzione di tematiche proprie dell'intelligenza artificiale nei moderni metodi di supporto all'attività dell'ingegnere, ad esempio per la costruzione di "feature" intelligenti.
(Achille Tosetti)